Gli italiani gettano ogni anno circa 65 kg di rifiuti alimentari. Tuttavia, secondo quanto riportato dall’Osservatorio Waste Watcher, i nostri connazionali stanno imparando a gestire gli sprechi in maniera più attenta.
L’Osservatorio ha registrato per la prima volta un calo del 25% rispetto all’anno precedente: un valore che si traduce in 1 miliardo e mezzo di euro risparmiati per gli italiani.
Come sottolinea Chiara Nobili, della Divisione Biotecnologie e Agroindustria dell’ENEA: “Lo spreco alimentare non ha solo un costo economico elevato, ma impatta sull’ambiente e le risorse naturali, sul benessere delle persone e sul loro sostentamento. Da qui l’importanza di individuare i fattori che determinano perdite e sprechi e le potenziali azioni strategiche di prevenzione e di contenimento nella fase post-vendita, per orientare il consumatore verso modelli di consumo più consapevoli. In questo contesto diviene sempre più importante perseguire obiettivi di prevenzione e riduzione dei rifiuti alimentari, agendo su tutto il sistema, con un approccio differenziato a seconda della connotazione specifica delle singole fasi”.
ENEA ha redatto un’interessante infografica con le 10 buone pratiche da seguire per ridurre il food waste. Si parte proprio dalla lista della spesa: controllare la scadenza dei prodotti è fondamentale per comprendere quando utilizzarli ed eventualmente integrare con altri alimenti.
Diventa necessario fare attenzione alle etichette scegliendo prodotti che riportano informazioni su tecnologie o ingredienti.
ENEA suggerisce anche di acquistare prodotti bio: questo tipo di agricoltura riduce i consumi energetici di almeno il 25%.