Il settore del beverage sta risentendo della carenza di anidride carbonica. Un problema che ha colpito anche Sanpellegrino, azienda oggi di proprietà del brand Nestlè.
Sanpellegrino si è trovata a dover interrompere la produzione di acqua nel suo stabilimento di Ruspino.
La dichiarazione rilasciata dall’azienda è la seguente: “In merito ai problemi rilevati dalle aziende del settore delle bevande dovuti alla scarsità di CO2 il gruppo Sanpellegrino comunica che, a causa del persistere dei cali nella fornitura di anidride carbonica, questa settimana si è reso necessario un fermo produttivo di due giorni». Per risolvere i problemi di approvvigionamento di anidride carbonica, con cui viene addizionata anche l’acqua minerale che sgorga dalle sorgenti della Val Brembana, l’azienda continuerà a «ricercare nuove linee di approvvigionamento con l’obiettivo di ritornare il prima possibile al normale flusso di produzione”.
Sanpellegrino non è il solo brand a dover fronteggiare la carenza di anidride carbonica.
Anche l’acqua Sant’Anna due mesi fa ha dovuto interrompere l’imbottigliamento di acqua gassata e di bevande frizzanti per mancanza di materia prima.