Il conflitto geopolitico tra Russia e Ucraina si fa sentire anche nel settore beverage. La mancanza di anidride carbonica sta comportando l’arresto della produzione di birra Menabrea.
Dopo lo stop nella produzione di bibite e acqua frizzante, anche la birra subisce una battuta d’arresto.
La prima a dichiarare lo stop alla produzione è Menabrea, popolare birrificio di Biella di proprietà del gruppo Forst.
Come hanno dichiarato i vertici aziendali: “La carenza di CO2 è un problema anche da noi. Oggi siamo fermi nello stabilimento di Biella, ma domani contiamo di potere ripartire” .
Cosa ha causato questo arresto nella produzione? Il problema è da cercare nell’aumento dell’energia e dalle difficoltà legate al trasporto.
Il problema che affigge Menabrea non è isolato, anche in Germania la Delirium Tremens e la Carlsberg sono sul punto di prendere una decisione simile a Menabrea.
Come spiega Diego Volpi, Supply Chain Director di Carlsberg Italia: “Carlsberg Italia, al momento, non è stata particolarmente impattata dalla carenza di CO2, sia grazie alla rete globale di Carlsberg che è coperta da forti partnership in grado di garantire la fornitura di CO2, sia grazie agli investimenti fatti dall’Azienda nel Birrificio Angelo Poretti a Induno Olona (Varese) che ci permettono di recuperare efficientemente la CO2 prodotta durante la fermentazione.”