La delibera dell’Antitrust ha messo uno stop all’etichetta del Nutriscore: secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in mancanza di adeguati chiarimenti, il sistema di label Nutriscore potrebbe trarre in inganno il consumatore.
Si dichiara soddisfatto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura: “Le decisioni dell’Autorità sul Nutriscore vanno nella direzione tracciata da Confagricoltura e confermano l’ingannevolezza del sistema francese e la sua contrarietà al Codice del Consumo. In assenza di questo intervento, il Nutriscore si sarebbe potuto diffondere sul mercato alimentare italiano, malgrado l’assoluta contrarietà al sistema di etichettatura francese sostenuta dal nostro governo, da tutte le forze politiche, dalla comunità scientifica, dagli agricoltori e dalle associazioni di consumatori”.
Le aziende che vorranno utilizzare il sistema Nutriscore dovranno dunque specificare che non si tratta di una metodologia riconosciuta universalmente dalla comunità scientifica. Come aveva già segnalato Confagricoltura, il Nutriscore è caratterizzato da una classificazione arbitraria degli alimenti e non valuta il fabbisogno del singolo e il profilo nutrizionale.
Come si legge sul portale di Confagricoltura: Le etichettature dei prodotti dovranno tenere conto della dieta delle singole persone, invece che concentrarsi sulla comparazione tra singoli prodotti. A decidere quale sarà lo standard di etichettatura a livello europeo sarà la Commissione Ue.